LA PAPPA

L’alimentazione oltre a rappresentare un momento nutrizionale, comprende in sé una serie di interventi sensoriali emotivi e psicologici che costituiscono le basi dei primi rapporti relazionali del bambino. Nella vita del nido il cibo raffigura un sistema di rapporti, di apprendimenti che vedono come protagonisti i bambini, gli educatori, le famiglie. Per il bimbo il cibo è oggetto di conoscenza, fonte di piacere, socialità e benessere, importante momento relazionale, ricco di valenze simboliche che veicolano sentimenti d’amore, d’accettazione, di intimità.
Mangiare al nido significa elaborare insieme agli altri un rituale fatto di tempi e scansioni particolari, di scambi, vicinanze, sensazioni molteplici. E’ una grande conquista di crescita, occasione di apprendimento con un adulto vicino, attento e incoraggiante. L’alimentazione è fatta di momenti fortemente ritualizzati che definiscono la scansione della giornata per il gruppo di bambini.

  • ore 9.45 spuntino con frutta di stagione: è un momento che indica la chiusura dell’accoglienza, spazio in cui il gruppo si compone e ogni bambino riconosce la propria appartenenza ad esso.
  • ore 11.15 pranzo: il pasto è un momento caldo e piacevole di forte convivialità in cui oltre a soddisfare i bisogno primario di essere nutrito, il bambino soddisfa bisogni sociali di appartenenza ad un gruppo, di riconoscimento come individuo singolo, nel rispetto dei ritmi e delle capacità di ognuno. E’ un momento in cui, attraverso il coinvolgimento diretto del corpo ogni bambino è protagonista nella costruzione e nella conquista della propria autonomia in un clima di piacevolezza.
  • ore 15.30 merenda: dopo il sonnellino pomeridiano la merenda è un momento in cui il gruppo si ritrova e dà piacevolmente l’avvio all’ultima parte della giornata al nido.

Il menù dell’asilo nido (estivo ed invernale) è conforme agli orientamenti sanitari attuali, varia su un calendario di 4 settimane, con ulteriore differenziazione di menù estivo e menù invernale. Il periodo dello svezzamento è curato in modo particolare, sia nel rispetto della graduale introduzione dei vari alimenti, sia nei suoi aspetti più psicologici.

*Il nido fornisce bavaglie di stoffa che quotidianamente vengono igienizzate nella lavanderia del nido.
Il pasto è compreso nella retta

LA NANNA
E’ un momento delicato nella giornata del bambino che, per potersi “abbandonare con fiducia” e per “lasciare temporaneamente” ciò che lo circonda, deve essere rassicurato dalle educatrici attraverso la costruzione di abitudini individuali (il ciuccio…) e di gruppo (la ninna nanna…). Il riconoscimento e il rispetto di queste abitudini e delle emozioni che questo momento scatena permettono ad adulti e bambini di creare gradualmente uno spazio privilegiato, all’interno del quale sentirsi riconosciuti e accolti nei propri bisogni.

LA CURA PERSONALE
E’ un momento di relazione privilegiata tra educatrice e bambino fatto di coccole, di gesti individualizzati e di pratiche quotidiane: attraverso il coinvolgimento attivo del bambino si promuove e si sostiene il suo processo di crescita verso l’autonomia. Il nido fornisce ai bambini i pannolini per il cambio quotidiano.

IL GIOCO

Il ruolo del nido attraverso la predisposizione degli spazi, degli oggetti e dei materiali messi a disposizione nei momenti di gioco libero e nei momenti di gioco guidato, costituisce un importante stimolo a sostegno delle attività di scoperta, di conoscenza e di evocazione fantastica. Durante il gioco le educatrici hanno la funzione di organizzatrici di esperienze, di mediatrici tra i bambini e il mondo che li circonda e di creatrici di situazioni in cui il bambino si senta protetto, sicuro e incoraggiato a proseguire l’esperienza. L’importanza del gioco risiede nel godimento immediato e diretto che il bambino ne trae e costituisce lo strumento più importante in suo possesso per prepararsi ai compiti futuri.
La programmazione educativa delle attività origina dalla conoscenza delle fasi evolutive, delle competenze, curiosità, atteggiamenti esplorativi e costruttivi del bambino. Essa comprendente i laboratori e le attività sulle quali si baserà l’anno educativo in corso. Verrà preparata dal personale educatore al termine degli ambientamenti per permettere che le attività progettate siano il più possibile corrispondenti alle inclinazioni dei piccoli e stimolanti per loro. Tutti i momenti della giornata in un servizio per la prima infanzia sono “Attività”, cioè diventano occasioni di esperienza affettiva, cognitiva e di gioco.

Particolare attenzione è rivolta a:

  • Attività di Movimento
  • Attività di Manipolazione e Pedipolazione
  • Attività per lo sviluppo del Linguaggio
  • Attività per lo sviluppo del Pensiero Simbolico
  • Attività Musicali
  • Attività Grafico-Pittoriche ed Espressive